Vuelta a España 2020, Primoz Roglic predica prudenza: “Meglio essere 39 secondi davanti che dietro, ma dobbiamo tenere alta l’attenzione”
Un’altra vittoria per Primoz Roglic alla Vuelta a España 2020. Lo sloveno della Jumbo-Visma ha infatti conquistato la cronometro di 33,7 chilometri da Muros al Mirador de Ezaro battendo di un solo secondo Will Barta (CCC), suo quarto sigillo in questa edizione della corsa spagnola dopo i successi nella prima, nell’ottava e nella decima frazione. Soprattutto però il 31enne si è ripreso la Maglia Rossa di leader, sfilandola dalle spalle di Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), ora secondo in classifica generale a 39 secondi da Roglic. Un margine che ovviamente non può ancora permettergli di dormire sonni tranquilli fino alla tappa finale di Madrid, ma che può consentirgli di tenere sotto controllo i rivali, potendo contare anche su una solida squadra.
“È una bella vittoria perché è passato molto tempo dall’ultima volta che ho vinto una cronometro – ha dichiarato lo sloveno al termine della tappa – È una giornata fantastica! Mi sentivo bene, mi aspettavo di soffrire molto di più. Molte persone si aspettavano che io perdessi da Carapaz sullo strappo finale, ma partivamo tutti da zero con le stesse possibilità. Sappiamo tutti che non è una cosa divertente fare una cronometro, ma per fortuna oggi ho avuto le gambe migliori”.
Come detto, il vantaggio in classifica non consente al 31enne di poter stare tranquillo, e lo stesso Roglic ne è consapevole: “Meglio essere 39 secondi davanti che 39 secondi dietro. Abbiamo bisogno di mantenere alta l’attenzione, gli avversari sono molto forti. Lotteremo fino alla fine per la vittoria della classifica generale”.
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